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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

GORGIA

 La frattura tra il linguaggio e le cose Per Gorgia il relativismo dei valori dava vita a più punti di vista e di conseguenza a più discorsi, quindi il linguaggio è diverso dall'essere. Seguendo questo concetto del "scetticismo metafisico" non esiste nulla di oggettivo perché la parola, una forza conquistatrice, non è la realtà. Il filosofo siciliano definì il linguaggio una forza ammaliatrice. affascinante e conquistatrice perché: - l'essere non esiste, la sua esistenza porta a contraddizioni logiche; - se esistesse non potremmo conoscerlo, in quanto il pensiero è irrealtà, cosa impensabile; - se fosse conosciuto non sarebbe possibile comunicarlo attraverso le parole, in quanto diverse dalle cose. Secondo questi motivi non si possiedono abbastanza strumenti conoscitivi per affermare una verità assoluta e la persuasione delle parole porta alla credibilità di quest'ultime. Lentini, Sicilia Una visione tragica dell'esistenza. Per Gorgia da Lentini l'esistenz

I SOFISTI

  I sofisti erano filosofi che si occupavano dei problemi dell'uomo e della società. Erano i primi insegnanti a pagamento e diffondevano il loro sapere nella società. Credevano che il sapere dovesse essere utilizzato per entrare in politica, perché questo richiedeva una mentalità aperta e cosmopolita. Protagora, uno dei sofisti più famosi, diceva che "l'uomo è misura di tutte le cose". Questo significa che ogni individuo, ognuno di noi, ha la sua prospettiva e il suo modo di valutare la realtà. Non esiste una verità assoluta, ma dipende dalla nostra esperienza e dalla nostra cultura. Protagora credeva anche nel potere delle parole. Pensava che le parole ben scelte e persuasive potessero influenzare le persone e portare al consenso. Per questo, insegnava l'arte della retorica, ovvero come parlare in modo convincente e persuasivo. Per Protagora, la politica era una delle competenze più importanti. Credeva che il progresso della società dipendesse dalle tecniche, inc

L'ATOMO E DEMOCRITO

  Democrito, filosofo di Abdera, sviluppò una teoria dell'atomo per risolvere il conflitto tra mutamento e permanenza nell'universo. Secondo lui, gli atomi erano le particelle fondamentali e indivisibili della materia, uguali qualitativamente ma diversi quantitativamente. Questi atomi si aggregavano e disgregavano, dando origine e fine a tutte le cose. L'atomo di Democrito era simile all'essere di Parmenide, essendo semplice, indivisibile, ingenerato, eterno, uniforme e immutabile. In questo modo, Democrito cercava di conciliare l'elemento immutabile di Parmenide con il molteplice e il divenire di Eraclito. Democrito sosteneva anche l'esistenza del vuoto e del movimento. Il vuoto era il non essere assoluto, mentre l'atomo era l'essere impenetrabile. Il movimento, secondo Democrito, era casuale e privo di un fine prestabilito. La visione del mondo di Democrito era meccanicistica, basata sulla spiegazione dei fenomeni fisici in termini meccanici, determini

ANASSAGORA

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  Anassagora di Clazomene fu una delle prime figure "scientifiche" nel senso moderno del termine. Fu un filosofo e scienziato che propose una nuova mentalità basata sull'osservazione diretta e sul ragionamento. Tuttavia, le sue idee innovative gli causarono problemi ad Atene, dove fu accusato di empietà e esiliato dalla città Nel campo della cosmologia, Anassagora osservò direttamente il Sole e concluse che era una massa infuocata più grande della Terra e che girava intorno ad essa. Inoltre, notò che la Luna era più piccola della Terra e più vicina al Sole. Queste osservazioni suggerivano una percezione delle dimensioni e della configurazione universale migliore rispetto a quella dei suoi predecessori. Una delle teorie principali di Anassagora era quella dei semi. Egli sosteneva che i semi erano particelle infinitesimamente piccole e divisibili che, combinate tra loro, davano origine a tutte le cose visibili. Questi semi si differenziavano per la qualità, che era una cara