GORGIA

 La frattura tra il linguaggio e le cose

Per Gorgia il relativismo dei valori dava vita a più punti di vista e di conseguenza a più discorsi, quindi il linguaggio è diverso dall'essere. Seguendo questo concetto del "scetticismo metafisico" non esiste nulla di oggettivo perché la parola, una forza conquistatrice, non è la realtà.

Il filosofo siciliano definì il linguaggio una forza ammaliatrice. affascinante e conquistatrice perché:

- l'essere non esiste, la sua esistenza porta a contraddizioni logiche;

- se esistesse non potremmo conoscerlo, in quanto il pensiero è irrealtà, cosa impensabile;

- se fosse conosciuto non sarebbe possibile comunicarlo attraverso le parole, in quanto diverse dalle cose.

Secondo questi motivi non si possiedono abbastanza strumenti conoscitivi per affermare una verità assoluta e la persuasione delle parole porta alla credibilità di quest'ultime.

Lentini, Sicilia

Una visione tragica dell'esistenza. Per Gorgia da Lentini l'esistenza e irrazionale e misteriosa, per questo gli uomini non sono liberi e responsabili ma sottomessi e controllati fa forze ignote e non controllabili. Per affermare questa sua concezione egli formulò Encomio di Elena; per dimostrare la sua non colpevolezza e responsabilità dell'aver causato la guerra di Troia egli avanzò 4 cause:

1. Elena ha compiuto quell'azione per decreto divino e delle necessità;

2. Elena subì la pressione della violenza fisica;

3. Elena fu vinta dalla passione amorosa;

4. Elena fu persuasa dalle parole di Paride.

L'ultimo punto è fondamentale per la concezione del filosofo di Lentini, perché il condizionamento porta all'assenza della libera scelta e  della responsabilità.

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