ANASSAGORA




 Anassagora di Clazomene fu una delle prime figure "scientifiche" nel senso moderno del termine. Fu un filosofo e scienziato che propose una nuova mentalità basata sull'osservazione diretta e sul ragionamento. Tuttavia, le sue idee innovative gli causarono problemi ad Atene, dove fu accusato di empietà e esiliato dalla città

Nel campo della cosmologia, Anassagora osservò direttamente il Sole e concluse che era una massa infuocata più grande della Terra e che girava intorno ad essa. Inoltre, notò che la Luna era più piccola della Terra e più vicina al Sole. Queste osservazioni suggerivano una percezione delle dimensioni e della configurazione universale migliore rispetto a quella dei suoi predecessori.

Una delle teorie principali di Anassagora era quella dei semi. Egli sosteneva che i semi erano particelle infinitesimamente piccole e divisibili che, combinate tra loro, davano origine a tutte le cose visibili. Questi semi si differenziavano per la qualità, che era una caratteristica specifica di ogni sostanza. In altre parole, tutto era composto da tutto. Questa teoria implicava un processo di separazione e differenziazione degli elementi, che creava organismi con funzioni e caratteristiche specifiche, ma con una base comune permanente di elementi infiniti e indivisibili.

Anassagora attribuiva l'origine dell'universo al nous, che significa "intelligenza" o "mente". Secondo lui, l'universo aveva avuto origine da una caotica mescolanza di elementi originali, ma l'intervento del nous aveva portato all'ordine razionale dei semi. Il nous era un'energia illimitata con la capacità di dare forma al caos indistinto originale. Questo processo di individuazione degli elementi avveniva attraverso un movimento vorticoso che separava gli elementi opposti. In questo modo, Anassagora cercava di spiegare l'ordine e la complessità della realtà naturale.

Anassagora sviluppò anche un modello del sapere scientifico che metteva in evidenza la connessione tra esperienza sensibile e intelligenza. Secondo lui, il processo di conoscenza comprendeva l'esperienza, la memoria, l'intelligenza e la tecnica. L'esperienza veniva elaborata dal cervello attraverso gli organi sensoriali, la memoria stabilizzava le sensazioni dell'esperienza, l'intelligenza interpretava i dati e formulava ipotesi, e infine la tecnica manipolava e trasformava gli oggetti sulla base del sapere pratico e operativo. Questo modello del sapere scientifico ebbe un grande impatto sulla tradizione scientifica occidentale, contribuendo allo sviluppo della razionalità tecno-scientifica.

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