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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

EMPEDOCLE

  Empedocle di Agrigento è considerato uno dei precursori del nuovo approccio scientifico. Secondo lui, l'universo ha avuto origine da una totalità indifferenziata chiamata "sfero", in cui si mescolano quattro radici: fuoco, acqua, terra e aria. Questi elementi sono eterni, immutabili e identici a se stessi.  Empedocle sosteneva che le forze cosmiche dell'amore e dell'odio, o armonia e contesa, separano l'unità indifferenziata dello sfero. Queste forze rappresentano l'unione e la separazione delle quattro radici, attraverso le quali tutte le cose sono generate o dissolte in elementi inalterabili e intrasformabili. Ci sono due cicli: uno di disgregazione (governato dall'odio) e uno di riaggregazione (dominato dall'amore), con l'esistenza che si trova nella fase…  

ZENONE ED I PARADOSSI

  Zenone di Elea, un allievo di Parmenide, è noto per i suoi paradossi logici che hanno confutato le teorie dei pitagorici e di Eraclito. Mentre Parmenide sosteneva che l'essere è uno e immutabile, Zenone ha utilizzato la logica e la matematica per dimostrare le contraddizioni nel concetto di movimento. Uno dei paradossi più famosi di Zenone è quello di "Achille e la tartaruga". Secondo questo paradosso, Achille, nonostante la sua velocità, non potrà mai raggiungere la tartaruga in una gara, poiché anche la tartaruga si muove. Questo paradosso mette in discussione la possibilità stessa del movimento. Un altro paradosso di Zenone è quello della freccia. Secondo questo paradosso, una freccia in movimento non può mai raggiungere il suo bersaglio, poiché per arrivare a metà del tragitto deve prima percorrere la metà di quella metà, e così via. Questo paradosso evidenzia l'infinita divisibilità dello spazio e solleva interrogativi sulla natura del movimento. Questi parados

PARMENIDE

  Parmenide, un filosofo dell'antica Grecia, ha posto al centro della sua riflessione filosofica l'essere, che è opposto al nulla e non può essere pensato. Ha utilizzato argomentazioni logiche per dimostrare che la molteplicità e il movimento sono illusori. Nel suo poema intitolato "Sulla natura", Parmenide esprime il suo pensiero filosofico. Egli sostiene che solo l'essere esiste e può essere pensato, mentre il non essere non ha esistenza e non può essere oggetto di pensiero. Parmenide considera l'essere come qualcosa di immutabile, eterno e immobile. Questo concetto di essere rappresenta la sua visione conservatrice e si oppone al pensiero di Eraclito, che sosteneva che l'essere è divenire e che tutto è in costante mutamento. Parmenide ha sviluppato una deduzione logica degli attributi dell'essere. Ha stabilito che l'essere è ingenerato e imperituro, cioè non ha un inizio né una fine. È eterno e esiste solo nel presente, senza passato o futuro. I